Oggi guardando le varie news, incappo in un articolo che riguarda il mondo Fashion, dal titolo 
"Ecco i manifesti che hanno scandalizzato mezza Europa". 
Oh cosa saranno mai, mi domando.
Clicco l'articolo e leggo.
Un'azienda olandese 
Suit Supply di solo abbilgliamento maschile, ha puntato con immagini molto provocatorie la sua nuova campagna pubblicitaria. Sicuramente il risultato di far parlare della nuova collezione in mezza Europa è riuscito nel bene o nel male, ma siamo sicuri che non fosse tutto previsto?
Tanti social networks hanno chiesto di censurarla.
Uno scandalo forse mai visto sul web, che ha fatto rimbalzare la notiza in modo esponenziale, attualmente a favore del brand.
Certo è che altre case di moda in passato hanno osato provocare con immagini altrettanto sexy o qualsivoglia volgari (campagna Gucci 2003), quindi la Suit Supply non ha inventato niente di nuovo. Purtroppo il cervello dell'uomo dimentica facilmente poi se è di sesso maschile ancora di più , e come direbbe la Litizzetto gli uomini hanno il cervello che gli si accende come i neon...gnoc-ca gnoc-ca gnoc-ca con tanto di lucina a intermittenza!!!
Abbiate pietà dei poveri taxisti o automobilisti che se anni fa si tamponavano per il lato B della Hunziker per una nota casa di mutande...chissà adesso come si arrapano nel vedere queste immagini!!!!
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| GUCCI 2003 | 
Ritornando a parlare dell'Advertaising Campaign Gucci del 2003 dove un giovanotto (manco tanto un adone) era inginocchiato davanti ad una modella (priva di volto) con lo slip a meta' gamba e il pube rasato in modo da evidenziare una lettere G simile al logo Gucci.
Ovviamente il Giuri ha censurato il messaggio perché sosteneva  che la lettera rasata sul pube è quasi un marchio e Il corpo viene quindi equiparato, ad un qualsiasi prodotto griffato e, come tale, mercificato.
Non voglio fare la Maria Goretti della situazione anzi, ritengo che lo shooting fotografico della Suit Supply sia di altissimo livello.
E' la situazione in generale, tutto sta diventando davvero nauseate, ogni giorno si vedono tette e culi  in bella mostra, e come li posso vedere io li puo' vedere anche un bambino. Che valori vogliamo dare ai nostri figli??? Usare la donna come un oggetto??? Riflettiamo...
Comunque rimango dell'opinione che ognuno e' libero di pensarla come vuole.
Una cosa è certa........come direbbe la già sopracitata Luciana Litizzetto
 "per noi la jolanda è un oggetto d'uso. Ci basta che funzioni bene e fine. Per i maschi invece il walter è come l'automobile uno status symbol".